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RIGETTO   MIPS

Cos’è un rigetto?
 
Un rigetto è un documento con tanto di numero protocollato, un atto formale mediante il quale ogni cittadino del Popolo Veneto manifesta la sua opposizione e la sua contrarietà all’illegalità dei documenti, degli atti e delle azioni poste in essere da qualsiasi autorità o forza dell’ordine di occupazione italiana straniera sul territorio della Repubblica Serenissima.

 
Perché un rigetto?
 
Perché le Autorità o forze dell’ordine agiscono in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta e altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio. Lo fa informando delle loro responsabilità i destinatari secondo le norme vigenti, anche riferite a quelle dell’U.C.C. .

 
Chi può rigettare un atto?
 
Tutte le persone in autodeterminazione sotto l’egida del MIPSerenissima indipendentemente che esse siano autodeterminate per “Jus soli” o “Jus sanguinis”. Ogni autodeterminato ha il diritto di trasmettere a qualsiasi autorità o forza dell’ordine di occupazione italiana straniera illegale, abusiva, occupante dei territori della Repubblica Serenissima il rigetto verso i documenti, degli atti, e delle azioni da quest’ultima poste in essere. C’è tutta via da tenere conto che i rigetti di notifica non sono dei ricorsi posti in essere in ambito italiano,  ma sono atti espressioni di volontà attraverso i quali il Cittadino del Popolo Veneto, che liberamente e coscientemente si è autodeterminato, ha dichiarato la propria Nazionalità e Cittadinanza Veneta, e si oppone alle illegali pretese italiane di essere obbligato al pagamento di imposte ed essere soggetto a controlli e provvedimenti da parte delle istituzioni di occupazione. Il Governo Veneto Provisorio (GVP) viene invece attivato sul fronte dell’Iscrizione a Ruolo Giudiziario (IRG) dei responsabili che hanno emesso l’atto e/o il provvedimento oggetto di rigetto. Tale procedura è deputata a sviluppare e potenziare il principio di effettività che prevede la concreta esecuzione su quanto stabilito dal diritto sostanziale, cioè dalle norme del nostro Ordinamento Giuridico Governo Veneto Provvisorio (OGGVP), (l’obbiettivo è il disconoscimento della personalità dello stato straniero occupante italiano mediante le leggi che ce lo permettono rispetto alla sua illegale sovranità sui nostri territori. La personalità dello Stato è infatti determinata e dimensionata dal criterio dell’effettività; nonché ai fini di determinare a chi spetti la sovranità di un territorio occupato, in base all’ effettivo esercizio del potere di Governo).

 
Nel diritto:
 
In premessa dobbiamo ringraziare L’Onorevole Calderoli che nel 2010 ha abrogato 354mila leggi. Roberto Calderoli deputato della Lega, ministro per le riforme istituzionali e le “semplificazioni statali” del Governo Berlusconi che si è messo in piazza con un lanciafiamme e tutta una serie di scatoloni a dar fuoco alle leggi. Nella semplificazione, ha semplificato un po' troppo, fortuna o fatto a posta non si sa, ma a noi va benissimo così. Il Decreto Legislativo 212 del 2010 è un Decreto Legislativo emesso il 13 dicembre 2010 è pubblicato in gazzetta ufficiale il 15 dicembre del 2010; in qualità appunto di Decreto Legislativo come prevede la legge italiana è entrato in vigore il 15 dicembre del 2010 e trascorso un anno se non modificato diventa legge a tutti gli effetti, quindi il 15 dicembre del 2011 è diventata a tutti gli effetti la “Legge 212 del 2010”. Andando a verificare detta legge si può notare che in intestazione riporta la seguente dicitura “Abrogazioni di disposizioni legislative statali, a norma dell’articolo 14, comma14-quarter, della legge 28 novembre 2005, n.°246 Gazzetta ufficiale 15 dicembre 2010 n.° 292 – S.O. n.° 276” poi segue sotto con “Vigente al 16 dicembre 2010” ancora sotto “il presidente della repubblica visti gli articoli ecc………..……… emana il seguente decreto legislativo” “’Articolo n.°1’ Abrogazioni Espresse” ”’Comma n.°1’ A decorrere dal 16 dicembre 2010, le disposizioni legislative elencate nell’allegato al presente decreto sono o restano abrogate ai sensi dell’articolo 14, comma 14-quarter, della legge 28 novembre 2005, n.° 246.Se noi andiamo a vedere l’allegato al seguente decreto appunto come descritto all’articolo n.°1, comma n.°1 noteremo alla pagina 142 in basso nella penultima riga l’abrogazione del Regio Decreto 3300. Con questa Legge 212/2010 l’Italia ha quindi abrogato (quindi ha cancellato) il Regio Decreto 3300 del 04 novembre 1866 ma che cosa c’è scritto in questo Regio decreto? E allora andiamo a vedere anche questo, l’intestazione riporta “n.°3300” “Regio Decreto col quale le provincie della Venezia e quella di Mantova fanno parte integrante del Regno d’Italia” “4 novembre 1866” all’articolo n.°1 c’è scritto “le provincie della Venezia e quella di Mantova fanno parte integrante del Regno d’Italia“. Ecco cos’è stato cancellato!!! In poche parole hanno cancellato l’annessione dei territori della Serenissima Repubblica al Regno d’Italia e la successiva conversione in legge, poi per conseguenza finiti alla Repubblica Italiana. Pertanto noi oggi per legge 212/2010 non facciamo più parte della Repubblica Italiana, e siamo indipendenti!!! Eccovi spiegato il motivo del perché trasmettere il rigetto è un diritto di qualsiasi Autodeterminato sotto l’egida del MIPSerenissima.
 
Il format sottostante con tutti i campi da compilare compone il modello di rigetto e non è altro che un atto che manifesta la Vs volontà personale di rigettare il documento, degli atti ricevuti e/o delle azioni poste in essere da qualsiasi autorità o forza dell’ordine di occupazione italiana straniera sul territorio della Repubblica Serenissima.

 
La compilazione dei sottostanti campi utilizzando il vostro Codice Unico Personale (CUP) che Vi identifica ed il successivo inoltro alla Segreteria di Stato costituisce la volontà dell’Autodeterminato di rigettare l’atto illegale liberamente, volontariamente e comunicarlo al Dipartimento della Sicurezza delle Genti Venete (DSGV) e si richiede Iscrizione a Ruolo Giudiziario (IRG) dei responsabili oltre che la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale presso il Governo Veneto Provvisorio (GVP).

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